Alla memoria di Tutti ...

6 aprile 2018

“Abitavo in via Beato Cesidio...
Insieme ai miei amici...
Siamo stati fortunati...
Mi chiamo Roberto Magliano...
Sono di Campagna provincia di SALERNO...
Ho ancora un percorso studi da finire...
Un vuoto dentro da colmare...
Mi sono definito più volte"codardo"perchè quella notte avrei voluto aiutare chi era in difficoltà ma non potevo.
Poi col tempo,mi hanno fatto capire che non potevo far nulla ormai..
Allora in attesa di completare il percorso studi,sono diventato un volontario del soccorso.
Se qualcuno lassù o chi per esso mi ha risparmiato la vita,devo fare qualcosa anche io per altri...
Spero di riuscire a diventare un bravo infermiere...
Spero di Onorare la memoria dei caduti aquilani e non conseguendo quel titolo e onorandoli giorno dopo giorno con la professionalita che mi hanno insegnato tutti i docenti ...infermieri...medici...personale universitario.
Non sapevo quanto fossero caparbi gli aquilani. Un popolo che merita di tornare grandi.
In popolo di gran cuore.....
Nel dolore voglio ricordare i docenti che ci hanno lasciato nel post sisma..ad esempio il professor Agnifili...
Altri vuoti da colmare....


Anche se oggi molti di noi sono irriconoscenti nei confronti della vita da non ricordare che quella notte si e stati risparmiati da una tragedia che non ha livello di dolore.
La mia "fortuna"che durante quello sciame sismico la mia famiglia mi rincuorava.
Essendo "esperto di terremoti"per via della bruttissima esperienza del novembre del 1980.
Mia madre mi ha sempre detto che e'come un conflitto...il problema che non riesci a farla smettere come tragedia...
Mio padre ha soccorso i terremotati del 1976 e del 1980 per via del suo lavoro..mi ha sempre tenuto il morale su...mi ha sempre invogliato a finire gli studi perche forse il destino mi ha fatto incrociare gli Aquilano nella loro tragedia e che sia un modo di insegnamento.

Spero davvero di Onorarvi.
Spero di esserne degno.

Lo studente Roberto Magliano

6 aprile 2017

"Vola libera e felice, al di là dei compleanni,
in un tempo senza fine, nel persempre.
Di tanto in tanto noi c’incontreremo
– quando ci piacerà –
nel bel mezzo dell’unica festa che non può mai finire.
(Richard Bach – Nessun luogo è lontano)"

Agata Spera

6 aprile 2017

"Il mio pensiero va a tutti voi , non solo oggi 6 aprile 2017 nel giorno della ricorrenza del tragico evento che vi ha strappato via alla vita , ma ogni giorno."

Una mamma

6 aprile 2016

“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di Sole:
ed è subito sera.”

Vi onoreremo vivendo…
Diego

5 aprile 2016

Una manciata di secondi durati un'eternità.

Una manciata di secondi è il tempo in cui la terra ha tremato facendo crollare abitazioni e certezze infrante;

è il tempo in cui il silenzio della notte è stato infranto da un boato, fino a quel momento nascosto sotto i nostri piedi e la nostra quotidianità;

è il tempo in cui il sonno apparentemente tranquillo viene svegliato da un incubo da cui nessuno potra destarti;

è il tempo che farà la differenza tra un futuro ancora da realizzare e la storia di una vita interrotta, strappata via.

Un'eternità è il tempo passato a realizzare l'incontrollabilità di ciò che sta accadendo, l'assenza di vie di fuga;

è il tempo in cui il panico ti paralizza e non sai se riabbraccerai mai i tuoi cari;

è il tempo in cui preghi che i tuoi parenti ed amici non abbiano spirato l'ultimo respiro;

è il tempo che impiegherai ad accettare con rassegnazione quanto accaduto;

è il tempo che dureranno quei pochi secondi entrati con prepotenza nella tua vita.




G.C. [Sisma AQ 2009 - 2016 - In ricordo e vicinanza di chi l'ha vissuto e soprattutto in memoria di chi non è più tra noi ]

6 aprile 2015

A tutti coloro morti a causa della furia degli eventi e dell'incuria degli uomini, un pensiero in questa mesta ricorrenza.

Diletta

4 aprile 2014

Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare,
e il silenzio della città quando si placa.
Ho conosciuto il silenzio dei boschi
prima che sorga il vento di primavera,
e il silenzio dei malati quando girano gli occhi intorno alla stanza,
e mi chiedo: per le cose profonde a che cosa serve il linguaggio?

Un animale dei campi geme una o due volte
quando perde i suoi piccoli;
noi siamo senza voce di fronte alla realtà.
Noi non sappiamo parlare.

C'è il silenzio di un grande odio,
e il silenzio di un grande amore.
C'è il silenzio di una crisi spirituale
attraverso la quale l'anima tormentata
giunge in un regno di vita più alta,
e il silenzio degli dèi che si capiscono senza parlare.
C'è il silenzio della sconfitta
e il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti.
E c'è il silenzio dei morti,
il silenzio dei nostri morti che capiremo solo quando li avremo raggiunti.
Il Silenzio - Edgar Lee Masters

Questa poesia mi fa tornare sempre in mente L'Aquila, quella notte, il boato e poi l'infinito, tremendo silenzio.

Il 6 aprile di cinque anni fa sono riuscita a tornare a casa portandomi dentro quella morte scampata con cui faccio i conti tuttora. Ma penso a tutti i fratelli e alle sorelle, a tutti i padri e alle madri che hanno aspettato invano e non hanno potuto riabbracciare i loro ragazzi.
La vita è stata terribile con voi e vi sono vicina nel vostro dolore... Siate forti.

Con affetto, Giada

3 aprile 2014

Il gelo della notte ora è luce,
rasserena il cammino di chi, con desiderio,
cerca il vostro caldo abbraccio.
(Agata Spera)

The chill of the night is now light,
it brightens the path of those who, with desire,
search your warm embrace.
(Agata Spera)

26 febbraio 2013

Giustizia.
Studenti colti nel sonno
Sotto un riparo in apparenza sicuro,
vite spezzate dalla forza incontenibile della natura
ma anche per dolo dell'uomo venale.
Monito contro il ripetersi di fatti analoghi.
Bisogno di giustizia che non restituirà in alcun modo il mal tolto.
Esempio che deve far riflettere
Sulla necessità di una giustizia che non funzioni a posteriori.
(Dedicato agli studenti vittime del terremoto dell'Aquila)
Giancarlo Scalabrelli
Ordinario di Viticoltura, Università di Pisa

13 Aprile 2012

Ora che sei un angelo, veglia su di noi...
Gianluca Solito



6 Aprile 2012

E' triste questo Giorno !-(
Specialmente perchè siamo vicini alla Santa Pasqua.
Un augurio speciale

6 Aprile 2012

6 APRILE 2009
TERREMOTO A L'AQUILA
La MEMORIA è una delle virtù del saggio


SENTIERO DI L'AQUILA

Spighe di grano
spuntano dalle macerie
e chiedono sangue.

Le voci, i silenzi
corrono lungo i muri feriti
dalle urla della Terra.

Scendono nelle tenebre
le anime in cerca di vita.
Portano pesi
di sogni mai vissuti;
vagano
tra polveri di stelle;
si nutrono
nel canto degli angeli.

Sono una Fenice,
risorgo dalle mie ceneri
o dalle mie macerie.
Porto fiori
sulle rocce del male
e... aspetto
che sorga il sole
sull'alba di questo tramonto.

Primula,
nata in mezzo alle tende
sulla Terra di nessuno,
accompagna
il timido sorriso dei bambini,
si nutre di sogni
e beve lacrime,
cresce nella città del pianto.

( Violeta C. viola.mariana@virgilio.it)

5 Aprile 2012 - Giovedì Santo ...Voglio pensarvi... allegri... In paradiso.
Agata Spera

Non si à mai soli davanti al mistero della sofferenza: si è col Cristo che da senso a tutta la vita.
Con Lui tutto ha un senso, compresi il dolore e la morte.
Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)



Lo stupore

Seno di bosco discende
al ritmo di montuose fiumare.
Questo ritmo mi rivela Te,
il Verbo Primordiale.
Com'à stupendo il Tuo silenzio
in tutto ciò che da ogni dove propala
un mondo reale...
che assieme al seno di bosco
scende giù da ogni versante...
tutto ciò che con sè trascina
l'argentata cascata del torrente,
che dal monte cade ritmato,
trasportato dalla propria corrente...
- dove trasportato?

Che hai detto, torrente di monte?
In che luogo t'incontri con me?
Con me che sono altresì perituro
come te, siffatto...
Ma cosiffatto come te?

(Di fermarmi qui, acconsenti -
consentimi di fermarmi al varco,
ecco uno di questi semplici portenti. )
Non si stupisce una fiumara scendente
e silenziosamente discendono i boschi
al ritmo del torrente
- perograve; un umano si meraviglia.
Il varco che un mondo trapassa attraverso l'uomo
è dello stupore la soglia,
(una volta, proprio questo portento fu nominato "Adamo". )
Ed era solo, col suo stupore,
tra le creature senza meraviglia
- per le quali esistere e trascorrere era sufficiente.
L'uomo, con loro, scorreva sull'onda dello stupore!
Meravigliandosi, sempre emergeva
dal maroso che lo trasportava,
come per dire a tutto il mondo:
"fermati! - in me hai un porto,
in me c'è quel luogo d'incontro
col Primordiale Verbo" -
"fermati, questo trapasso ha un senso,
ha un senso... ha un senso... ha un senso!"

Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla)

3 aprile 2012

VOI,
che adesso conoscete davvero ""sia la larghezza cha la lunghezza, o l'altezza come la profondità, oppure la carità, che supera ogni conoscenza"" (adatt. da: S. Paolo, Efesini 2, 18), riempite le nostre bolse menti della Vostra luce, che noi abbiamo spento.

E allora:
""conduci tu, o cara Luce;
conduci tu innanzi!
La notte se n'è andata
e su la mattina, ecco quei volti d'Angelo sorridere,
che io ho da tempo amati
e talvolta perduti; ma solo per poco;
e poi finalmente riconquistati!""
(adatt: dal card. John Henry Newmann [1839]).

Saremo degni della Vostra memoria?

Preghiamo.

Paolo Rico

2009, 2010, 2011 ...

Son passati 3 mesi dal tragico ed ingiusto evento.... e non c'è giorno che io non pensi a L'Aquila e a tutti voi ragazzi... Volevo scrivere già da tempo... ma non trovavo le parole giuste ed ora ancora non ci sono e non ci saranno mai, perchè credo che ogni parola o frase fatta risulterebbe inutile e non riuscirebbe a descrivere cosa è stata quella notte... io vi chiedo di dare la giusta forza ai vostri cari.
Vi ricorderemo per sempre: in giro per L'Aquila, allegri, preoccupati nelle sale studio per gli esami, in fila a mensa, nei corridoi dell'uni, ottimi corridori per non perdere l'autobus!!! ed ora, come degli splendidi angeli!!!
M.I.

Scorro i loro nomi e subito balza agli occhi la data di nascita: 1986, 1988 1987; colleghi di facoltà e figli. Hanno l'età di mia figlia.
A vent'anni coltivi sogni di gloria, ne sei sicuro, diventerai un investigatore, un medico, un infermiere, un ingegnere, una psicologa, una insegnante; il mondo nelle tue mani, come si dice dalle mie parti "a vent'anni puoi andare a comprarti Roma", puoi fare ogni cosa, anche aspettare se vuoi, tanto il tempo dalla tua parte.
Mi sembra di vederli, alla fermata dell'autobus di Roma Tiburtina, trolley colorati, capelli al vento, il sole negli occhi e la vita nelle loro mani.
Io non ero mai stata a L'Aquila, la scelsi per completare gli studi, per cercare di confermare il lavoro di una vita, a Roma mi colpí subito la macchia di colore di zaini e valigie e questa moltitudine di ragazzi. A mia figlia raccontavo di loro e di come la loro presenza mi rassicurasse sulla scelta fatta.
Un pensiero per ognuno di loro: figli e compagni di studi e un pensiero per i loro genitori, posso immaginare la disperazione di quelle madri di fronte alla perdita del futuro costruito con sacrificio e amore.
Ad ognuno di loro le scuse di noi adulti per non aver saputo proteggerli, per non essere riusciti ad arrivare in tempo, per non essere riusciti ad annusare il pericolo un minuto prima delle 3.32 del 6 Aprile 2009.
Anna Ferraresi

La memoria è sempre immersa
in dolore e tristezza immensa.
Ragazzi giovani se ne sono andati,
ma mai saranno dimenticati!

Ogni mattina il nostro lavoro
sarà dedicato solo a Loro...
Perché all' Università
ogni studente tornerà!
E tutti saremo là, mai come prima,
perché qualcuno manca da 'sta rima...
Una promessa c'é, questo è sicuro:
Fare il nostro meglio per il futuro...

Per onorare questi fratelli
che come aquile volano nei cieli,
c'é adesso una consolazione:
Fare il nostro dovere con devozione...

Addio ragazzi, amici miei,
tutti Dottori tra gli dei...
Siete per noi una bandiera,
che il sole guarda sempre fiera...

A.G.
Studentessa di Medicina&Chirurgia

Sono uno studente di Lettere e Filosofia, vorrei lasciare un messaggio ma non trovo le frasi giuste, ogni parola sarebbe troppo studiata e non si addice a uno spontaneo come me.
Vi lascio un forte abbraccio...Ciao Fratelli!!!

Ho L'Aquila nel cuore, qui che ho studiato e mi sono laureata in matematica qualche anno fa. Lo studio mi ha permesso di fare un bel lavoro e ho potuto prendermi le rivincite che spettano a tutti i ragazzi meritevoli anche se nati in una famiglia modesta come la mia. Per questo ho alloggiato alla casa dello studente, sono la stessa casa e la stessa città che a me hanno dato tanto e che a tutti voi hanno tolto la Vita. Non si puó commentare la tragedia avvenuta, tutti voi e la città dell'Aquila rimarrete sempre nel mio cuore.
Simonetta

Son inutili tutte le parole... Non servirebbero ad asciugare le lacrime di amici e parenti..
Non posso dimenticare l'immagine delle bare disposte in fila, e il dolore che c'era intorno..
Chi l'ha vissuto questo disastro sa cosa vuol dire...
E purtroppo voi ne avete pagato le conseguenze.
I vostri sogni i vostri progetti le vostre abitudini spazzate via, un dolore che non passer mai.
Per quel che vale noi studenti lotteremo per voi.
E le nostre future lauree saranno dedicate anche a voi.
NON POTREMO MAI DIMENTICARVI.
F.P. studentessa di medicina e chirurgia

Sono una ex studentessa di ingegneria edile.
Ho trascorso tanti anni a L'Aquila.
Quanti ricordi belli e meno belli di quel periodo.
Ho conosciuto in facoltà mio marito, mi sono laureata con tanta fatica, ho frequentato fino al giugno scorso la scuola di specializzazione ssis dove ho potuto sentirmi ancora studentessa tra quei giovani che diversamente da me sono stati cosí sfortunati.
È impossibile descrivere il dolore che provo per ognuno di loro.
Mi sento in colpa per aver vissuto quelle stesse emozioni, quelle stesse gioie e speranze per un futuro migliore prima di loro e di essere scampata a questa tragedia solo perché ho qualche anno in piú.
Non potendo far e altro conserver in me il ricordo di questo ingiusto sacrificio di tutti loro affinché diventi un insegnamento ed un monito per la mia vita e la mia professione.

Cari tutti,
Insieme al Prof. Paolo Mazzone, e ai dottori Angelo Insola e Stefano Sposato dell'Ospedale CTO di Roma, ho sentito di dover esprimere i miei sentimenti con una dedica agli studenti vuittime di questa tragedia.
La dedica comparir nella rivista: Neuromodulation: Tecnology at the Neural Interface, edita dal Prof. Krames a San Francisco, inserita nel nostro ultimo lavoro scientifico.
Abbiamo voluto dedicare tutto il nostro lavoro agli studenti e all'Universit dell'Aquila , profondamente commossi e col pensiero che difficile rivolgere altrove.
In particolare stato per me devastante riconoscere nei nomi i volti di studenti della Facoltá di Medicina con i quali avevo stabilito un rapporto di stima e fiducia.
Ed per questo che vorrei chiedervi, eventualmente anche attraverso le famiglie, un loro ritratto che terr insieme ai ricordi a me pi cari.
La dedica che comparir nella rivista la seguente:

NEUROMODULATION: TECHNOLOGY AT THE NEURAL INTERFACE Volume 12 Number 3 2009

Dedication
During the preparation of this manuscript a tremendous earthquake devastated the City and the University of LAquila, Italy, leaving hundreds of victims. We wish to dedicate this paper to all the students who have lost their lives in this great tragedy, hoping that this University may return to its splendor as soon as possible.

Prof. Eugenio Scarnati

Mi guardo attorno e lo percepisco: non pi lo stesso sole quello che illumina il nostro presente,
mi guardo attorno e fa male fredda la nebbia, quella che bracca il nostro domani.
Tanti momenti eterni , tanta vita ci ha donato la citt che porteremo sempre nel cuore
Troppi istanti, troppe promesse troppe voci ci sono stati rubati in pochi secondi da un boato crudele che ancora fa tremare la memoria.
E penso alla rabbia che ci divora.
E penso a quanto sia ingiusto spegnere lardore della giovinezza soffocandolo nella polvere, strozzandolo in un gemito che non trova risposta.
E penso a quegli attimi eterni in cui il solo desiderio quello di ritrovarsi repentinamente a chilometri di distanza , protetti dal calore della famiglia.
E penso a voi che quel calore non lo avete pi trovato
E allora non riesco pi a pensare perch la sola cosa che ci data di fare adesso piangere.

Spighe di grano spuntano dalle macerie e chiedono sangue.
Le voci, i silenzi corrono lungo i muri feriti dalle urla della Terra.
Scendono nelle tenebre le anime in cerca di vita.
Portano pesi di sogni mai vissuti.
Vagano tra polveri di stelle, si nutrono nel canto degli angeli.
Sono una Fenice, risorgo dalle mie ceneri o dalle mie macerie.
Porto fiori sulle rocce del male e aspettoche sorga il sole sullalba di questo tramonto.
Primula nata in mezzo alle tende sulla Terra di nessuno accompagna il timido sorriso dei bambini.
Si nutre di sogni e beve lacrime, cresce nella citt del pianto.
V. Cojocaru
Studentessa di Scienze della Formazione

Qualunque fosse il vostro nome,
eravate vita.
Una vita è straordinaria sempre.
Brindo ai giorni che avete vissuto,
muoio per ogni secondo che vi è stato sottratto.

Valoski

Con loro siamo morti.
Per loro dobbiamo tornare a vivere.
Per loro e per noi.
Per noi e per loro.
Vegli il Gran Sasso quietato il riposo dei giusti.
Risvegli col suo ammonimento le nostre coscienze.
Per loro e per noi e per noi e per loro.
Insieme per sempre, uniti finalmente.
Immota Manet
Rapida Movet

Amelia Maria Mari
OSA UnivAQ

Dopo quasi tre mesi da quella notte sento ancora tutte le emozioni che provai quando a piú di 100 km di distanza da L'Aquila sentii tremare la terra.
In quei momenti la paura stringeva il cuore...inevitabilmente il pensiero era per i miei amici e tutti i ragazzi che come me vivevano a L'Aquila per studiare e magari erano tornati la domenica sera perchè il lunedí c'era lezione, o forse non erano tornati a casa per studiare. assurdo, ma quando tutti mi dicevano di essere stata fortunata a non trovarmi lí si scatenavano in me i sensi di colpa... perchè io si e loro no?!
Tra quei vicoli del centro, sotto i portici, le scalette di San Bernardino... in ognuno di quei posti c'é un ricordo... un ricordo circondato da migliaia di ragazzi, ragazzi che correvano per non perdere l'autobus... ragazzi che mangiavano il gelato passeggiando e scherzando tra di loro... ti giravi e c'era sempre qualcuno che rideva...
In ognuno di quei posti c'era una speranza di vita... c'era un sogno... portato via bruscamente.
Ciao ragazzi...
am

I mesi trascorrono velocemente ma il vostro ricordo rimarrá indelebile nei nostri cuori per sempre
Mariangela, una sorella irpina

Vivo a centinaia di km dall'Aquila ho perso un cugino di 2° grado vs. amico (Marco Santosuosso) che non ho avuto nemmeno la gioia di poter conoscere da quel terribile 06 aprile non faccio che pensare a tutti voi ....... non faccio altro che collegarmi a questo sito e far scorrere i vs. nomi sul video guardo le vs. foto leggo i messaggi delle persone che vi hanno amato e penso a tutti i sogni che non potrete realizzare penso alle vs. risate spensierate penso alle vs. vite spezzate e mi chiedo perchè perchè perchè??????????? Purtroppo non ho nessuna risposta ma voglio che sappiate che rimarrete per sempre indelebili nel mio cuore tutti ......Con affetto
Mariangela

Ritorno con il pensiero ai primi anni 80 la cittá di L'Aquila mi ha visto crescere, mi osservava quando, piena di aspettative, passeggiavo con i libri sotto il braccio, rincorrevo gli stessi sogni di cui si nutrivano i ragazzi del 6 aprile.
Via XX settembre ha consumato le mie scarpe, ha raccolto i miei schiamazzi, i miei sorrisi, le mie lacrime... i miei sogni.
Sogni che si sono realizzati tra le mura della Casa dello Studente: mi sentivo grande, autonoma, capace di decidere e agire. Era il mio nido nei momenti di sconforto e il mio castello quando, andando avanti negli studi, vedevo l'affermazione dei miei propositi.

Oggi penso che i ragazzi del 6 aprile dovevano sentirsi proprio cosí nei loro nidi.
Lode per i coraggiosi, lode per gli studiosi, lode per i ragazzi del 6 aprile che si sono addormentati con un libro tra le mani.

Dedico loro una poesia, che scrissi tra le mura della casa dello studente nel 1986: avevo 23 anni.
E per tutti i ragazzi sorpresi dalla violenza della natura con un libro tra le mani o con i libri pronti nello zaino per affrontare lindomani di studio.


Il Libro

Tu, cosí grande,
cosí vero,
cosí mio,
sei lunica cosa a cui veramente tengo
e mi appaghi.
Sei stato il mio passato,
sei il mio presente
e continuerai ad esserci nel futuro.
In Te mi rifugio, con Te dimentico gioie e dolori.
Tu mi occupi la mente
e la rendi sapiente.
Per Te ho fatto sacrifici,
per Te non ho dormito,
per Te ho combattuto la noia, la stanchezza,
e ho anche pianto.
Tu mi accompagni nei pensieri,
sei la mia realtà.
Voglio essere con Te,
con un Libro
fino allultimo mio giorno!
(Agata Spera 1986)

Agata Spera

Questo sar il primo Natale senza Voi le vs.
famiglie guarderanno con tanto dolore il vs. posto vuoto a tavola e si perderanno nei ricordi pi belli .........
Anche se non vi ho mai conosciuto porter per sempre nel mio cuore il Vs. ricordo e non smetter mai di parlare degli angeli volati via nel cielo dell'Aquila
Buon Natale
Mariangela

Sono trascorsi 365 giorni da quella manciata di secondi che Vi ha portato via dall'affetto di tutti noi.......
ma niente e nessuno riuscir mai a cancellarVi dai ns. cuori ..............
il vs. ricordo rimarrá per sempre ed infinitamente indelebile nei ns. cuori e nelle ns. menti .............
Mariangela


In ricordo,
una mamma

Poesia per oguno di Voi
Il sole sorge
ma non brilla.
É alto ma
non scalda.
Arriva il tramonto
ma non è roseo.
Cala la notte
ed è piú buia del solito...
Manchi tu,
manca il sorriso della gioventú.
... da Alessandra Orlandini

2 dicembre 2010
Ho cercato di dimenticare, come molti in questo paese. Ma grazie a Roberto Saviano mi si è risvegliata la memoria, e con essa il dolore. Perché quando muore il futuro è un dolore per tutti, amici e sconosciuti.
Mi fa paura l'idea che Dio si sia ripreso il meglio della nostra gioventú ... significa che questo mondo "dove continuiamo a vivere noi" é davvero troppo brutto per ospitare le belle persone!
Adesso non voglio piú dimenticarvi. Proprio mai piú.
Con amore immenso...
Grazia (Sicilia)

2 gennaio 2011
Ciao ragazzi angeli del cielo non vi dimenticheremo mai

Virginio

La memoria è importante, non solo per lo studente e la studentessa che tremano di fronte al docente che attende una risposta...
La memoria è importante, non solo perché è lo specchio della nostra vita e ci aiuta ad andare avanti, progredire.
La memoria è importante perché ci aiuta a non commettere piú ERRORI, quegli errori che ci hanno fatto del male a noi ed ai nostri cari: George Santajana ha ragione non possiamo "ripetere" gli stessi sbagli.
Io non ho avuto il piacere di conoscere quegli angeli, ho avuto il dispiacere di conoscere la loro tragedia.
La memoria sono loro, i loro sogni infranti, la loro vivacitá, la loro paura di non avere memoria quando erano sotto esame... noi abbiamo l’obbligo di avere MEMORIA, grazie ed anche per loro.

L’Aquila 6 aprile 2011

Rossano Vincenzo Tomei

margherite
Cari ragazzi, che ogni lacrima versata per VOI, diventi un tenero e bianco fiore, il cui profumo riesca a donare conforto al cuore straziato dei vostri amati genitori... che ogni fiore diventi occhio vigile, che accompagni il loro cammino, per arrivare da VOI.

una mamma

6 aprile 2011
Sono una studentessa iscritta all'Università dell'Aquila.
Sono vicina con il cuore e il pensiero a tutte le famiglie che con questo tragico terremoto hanno perso i loro cari; soprattutto agli studenti universitari vittime del violento sisma.
Sono molto legata affettivamente a questa cittá e non potró mai dimenticare questa notte terribile!!!
Ricordo con tanta nostalgia quant'era bella questa cittá, distrutta in pochi istanti.
Prego per tutti gli Aquilani e per i nostri cari ragazzi.
Un affettuoso abbraccio,
cari Angeli, sarete sempre nel mio cuore.

Francesca Di Marco,
Facoltà di Scienze della Formazione

10 aprile 2011

... un pensiero di studente genitore
Non ho avuto il privilegio di conoscervi, non ho potuto essere presente al Vostro ultimo saluto a questa vita terrena, non ho avuto la possibilità di poter manifestare tutto il mio dolore e la mia rabbia ai vostri genitori,
io studente come voi in questa università, sono anche genitore di due vostri coetanei "studenti fuori sede" che vive nell'ansia quotidiana che qualcosa di brutto possa accadergli.
Per questo dolore, per questa rabbia, per questa ingiustizia, per la superficialità, per il dolo dimostrato, mi auguro che i responsabili paghino il giusto prezzo ma che al contempo non trovino più la pace interiore, quella pace che hanno tolto a tutte le vostre famiglie sottraendogli la vostra vita.
Siete sempre nei mie pensieri e nelle mie preghiere

Adriana Bugnini

11 luglio 2011

ciao ragazzi,
vi penso tutti, tutti i giorni,
una mamma

24 dicembre 2011

Un desolato pensiero per tutte le madri che hanno perso i loro figli in questa triste disgrazia, specialmente in questi giorni, non facili da superare.

Riccardo