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Horizon 2020 - Programma quadro per la ricerca e l'innovazione (2014-2020)

Horizon 2020

Alla fine del 2013 l’attuale Programma quadro (7° PQ) è stato sostituito da Horizon 2020 che ha una dotazione di 78,6 miliardi di euro e raccoglie in un sistema unico i principali programmi di finanziamento attualmente dedicati alla ricerca e all'Innovazione nell'Unione Europea:

  • Programma Quadro di R&ST
  • CIP (Programma quadro per la competitività e l'innovazione)
  • IET (Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia)

 

Horizon 2020, che resterà attivo sino a dicembre 2020, supporterà l'Unione Europea nelle cosiddette "sfide globali" dei nostri tempi (cambiamento climatico, sicurezza energetica e alimentare, salute e invecchiamento della popolazione), fornendo ai ricercatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti, sostenendo la cooperazione transfrontaliera e l'eccellenza anche grazie alla semplificazione delle procedure burocratiche per l'accesso alle risorse.

 

Dal VII Programma quadro a Horizon 2020

Come avviene alla fine di ogni programmazione si è effettuata una prima valutazione del VII PQ da cui sono emersi punti di forza e di debolezza.

 

Punti di forza:

  • progetti cooperativi transnazionali
  • bandi competitivi per la ricerca
  • eccellenza scientifica
  • ampio spettro di possibilità di formazione per i ricercatori
  • collaborazioni con i paesi terzi

 

Punti di debolezza:

  • eccessiva frammentazione
  • complessità degli strumenti di intervento
  • mancanza di un approccio integrato tra ricerca e innovazione
  • mancanza di concentrazione delle risorse sulle grandi sfide della società
  • scarsa partecipazione a nuovi attori

 

Conseguenti obiettivi:

  • Combinare finanziamenti a ricerca e innovazione in un programma integrato.
  • Semplificazione delle regole di partecipazione e di finanziamento (semplificazione del rimborso dei costi diretti, possibilità di fare riferimento ai costi medi del personale, anche per i proprietari di PMI senza stipendio, la semplificazione dei tempi di registrazione, un tasso di rimborso unico per tutti i partecipanti, utilizzo di un tasso di rimborso unico per i costi indiretti). Attraverso queste ed altre misure di semplificazione la Commissione mira a ridurre di 100 giorni il tempo medio di concessione delle sovvenzioni.
  • Prestare particolare attenzione alle attività precompetitive (es. dimostrazione, prototipi). Tutte le tappe, dalla ricerca al mercato dei nuovi prodotti, devono essere supportate.
  • Continuità per gli strumenti di finanziamento che si sono dimostrati di particolare successo, come Marie Curie, Consiglio Europeo della Ricerca, la ricerca collaborativa in generale, ecc.
  • Finanziamenti concentrati sui grandi temi e sugli obbiettivi di Europa 2020 (cambiamento climatico, invecchiamento della popolazione, approvvigionamento energetico, ecc.).
  • Più flessibilità, bandi meno dettagliati e uso di strumenti bottom-up.
  • Razionalizzazione degli strumenti di intervento.
  • Maggiore supporto all'innovazione e alle attività vicine al mercato.
  • Accento sulle sfide sociali che l’UE deve affrontare, ad es. salute, energia pulita e trasporti.
  • Maggiore spazio ai giovani scienziati garantendo loro la possibilità di presentare le loro idee e ottenere finanziamenti.
  • Regole uniche per eleggibilità e rendicontazione.
  • Semplificazione dei metodi di rimborso dei costi.
  • Più ampia accettazione delle pratiche contabili in uso nei diversi Stati e più ampio usi di pagamenti forfetari.

 

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