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Festival dello sviluppo sostenibile 2022


Festival dello sviluppo sostenibile 2022

Il Festival dello Sviluppo Sostenibile, giunto alla sua sesta edizione, è la più grande iniziativa nazionale per sensibilizzare e mobilitare cittadini, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Si svolge dal 4 al 26 ottobre e nelle settimane limitrofe (27 settembre - 3 ottobre e 21-26 ottobre)

L’edizione 2022 celebra il conseguimento di uno degli obiettivi storici dell’Alleanza: l’inserimento nella Costituzione italiana, del principio di sviluppo sostenibile, con la riforma degli Articoli 9 e 41, e l’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi in ottica di giustizia intergenerazionale. Un primo importante passo per il cambiamento culturale e politico necessario per l’attuazione dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

L’iniziativa è promossa dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con i suoi oltre 300 aderenti e con il supporto dei partner.

L’Università dell’Aquila partecipa al Festival con le iniziative di seguito riportate, realizzate con il patrocinio di ASVIS.

I NOSTRI EVENTI

23 settembre - Climbing for Climate 4 “Gli ambienti di alta quota, sentinelle di un clima che cambia”
Un incontro sul massiccio della Majella, ed in particolare sul percorso che dal Rifugio Pomilio, sulla Majelletta porta al Monte Focalone, per una esperienza diretta di verifica degli effetti del cambiamento climatico sulla fragile consistenza dell’ambiente montano. Rappresenta l’occasione per discutere delle piante di alta quota, di quelle specie che, per la limitata distribuzione e la caparbia capacità di sopravvivere in ambienti ostili, risultano peculiari delle montagne Abruzzesi.
L'evento si inserisce nell’ambito dell’iniziativa nazionale Climbing for Climate, organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e dal Club Alpino Italiano e delegata ai singoli Atenei aderenti alla RUS per i rispettivi territori di appartenenza.

 

4 ottobre La salute del suolo e il benessere dell’uomo – Sala Ipogea - Palazzo dell’Emiciclo Via M.Jacobucci – L’Aquila 
Troppo pochi sanno che il nostro futuro dipende dallo strato sottile che si estende sotto i nostri piedi. Il suolo e la moltitudine di organismi che in esso vivono ci forniscono cibo, bio-massa, fibre e materie prime, regolano i cicli dell’acqua, del carbonio e dei nutrienti e rendono possibile la vita sulla terra. Occorrono migliaia di anni per produrre pochi centimetri di questo tappeto magico. Il concetto guida della nuova strategia dell'Unione europea “Suoli sani a vantaggio delle persone, degli alimenti, della natura e del clima”, adottata dalla Commissione europea nel 2021 ed incipit della relazione al DDL 2614/2022, rappresenta il tema del confronto organizzato per il 4 ottobre 2022, sulle minacce che rischiano di compromettere le funzioni del suolo. 
L'Università degli Studi dell’Aquila ha promosso l’iniziativa con l’auspicio di costruire, insieme alla pluralità di attori che decidono sulla destinazione d’uso del suolo, una rete di conoscenze che possa guidare le scelte future e che possa stimolare l’avvio di iniziative condivise, per tutelare e gestire in maniera sostenibile questa risorsa naturale, e i servizi ecosistemici ad essa connessi, al contempo irrinunciabili e fragili.
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5 ottobre - I percorsi dell’acqua: le sorgenti del Melfa
Mercoledì 5 ottobre, nella Valle di Canneto (Settefrati - Via Valle di Canneto) si terrà un incontro presso le sorgenti del fiume Melfa (monte Meta) e un percorso comune lungo il suo corso fino alle cascate, care a Giovanni Paolo II, per sensibilizzare la comunità locale e universitaria riguardo all’importanza dell’acqua come risorsa fondamentale per la vita e l’economia.
Il fiume Melfa nasce nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, confluisce nel Liri e successivamente nel Garigliano, contribuendo alla fornitura idrica di una ampia comunità compresa fra il basso Lazio e l’alto Casertano. Con questo incontro si vuole avviare una riflessione sull’origine di una risorsa particolarmente preziosa, sulla necessità di un uso responsabile e sulla tutela degli ecosistemi collegati al corso fluviale.
L’evento, organizzato dal Comitato di Ateneo per lo sviluppo sostenibile e l'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, dall’Università degli Studi del Molise e dall’Università degli Studi dell'Aquila, è aperto alle comunità presenti sul corso del fiume con partecipazione gratuita. Sono invitati a partecipare i rappresentanti del Cai, dei Centri sportivi universitari, delle Università di Cassino, del Molise e dell’Aquila, del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (nel cui territorio si trovano le sorgenti) e i rappresentanti delle istituzioni locali.
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13 ottobre L'approccio "One Health" e il contributo delle politiche sanitarie allo sviluppo sostenibile - Sala dell’Ordine dei Medici – Via Giovanni Gronchi, 16 – L’Aquila
Secondo il nuovo Piano Nazionale della Ricerca (PNR) 2021-2027 è necessario combinare innovatività e miglioramento delle cure alla persona con la sostenibilità dei sistemi sanitari e con una visione olistica della salute umana nelle sue interconnessioni con la società globalizzata, il mondo animale e l’ambiente. 
In particolar modo, con le tragiche conseguenze determinate dalla pandemia di SARS-CoV-2, è divenuto evidente a tutti come, sempre di più, il concetto di tutela della salute acquisti un carattere trasversale e si attui attraverso reti multidisciplinari.
Un ottimo esempio di questo tipo di alleanze per la salute è rappresentato dal lavoro svolto dalle ASL di Teramo e dell’Aquila, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale “Giuseppe Caporale” di Teramo e l’Università degli Studi dell’Aquila nella gestione e monitoraggio dell’emergenza Covid-19. La pandemia di SARS-CoV-2 rappresenta il paradigma della minaccia infettivologica globale che è oggi sempre più reale a causa dell’incremento demografico, della aumentata mobilità umana, dei cambiamenti climatici e dei suoi impatti sulla popolazione microbica e vettoriale, della interfaccia e prossimità tra mondo umano e mondo animale. 
Di notevole rilevanza è la consapevolezza che l’approccio One Health rappresenta un tassello indispensabile per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite in tema di sicurezza alimentare, come il contrasto alla resistenza agli antimicrobici. Altro aspetto prioritario della One Health è la promozione e il rafforzamento di un sistema di gestione e sorveglianza delle emergenze di sanità pubblica, in grado di identificare, pianificare e organizzare una risposta multidisciplinare. In questo ambito risulta preziosa la collaborazione con il CeRVEnE, Centro Regionale di Riferimento Veterinario per le emergenze non epidemiche della Regione Campania, che vanta un’esperienza consolidata sul tema della disastrologia veterinaria.
Il Dipartimento MeSVA dell’Università degli Studi dell’Aquila, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise “G. Caporale” di Teramo hanno avviato una collaborazione volta a mettere a punto metodi e competenze e a valutare la diffusione ambientale e nei patogeni opportunisti di antibiotico-resistenze.
Risulta centrale il ruolo di coordinamento delle attività di controllo, epidemiologiche e il ruolo di formatori per il SSN dell’ISS.
Questa alleanza di Istituzioni può quindi rappresentare un efficiente sistema di allerta epidemiologica in grado di identificare tempestivamente le minacce epidemiche, con un approccio One Health e in stretta collaborazione con le strutture sanitarie del territorio, e mitigare i possibili effetti sulla popolazione.
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17 ottobre - Come fare sviluppo sostenibile nelle aree fragili - Incontro pubblico di aggiornamento sul progetto: “Territori Aperti”
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha colpito duramente la città dell’Aquila e un numero rilevante di centri minori dell’Abruzzo interno, provocando 309 vittime e danni gravi al patrimonio urbano e alle attività economiche e sociali. Altri terremoti hanno colpito più recentemente l’Italia centrale, causando perdite molto pesanti di vite umane e notevoli danni. Il processo di ricostruzione, faticosamente iniziato, richiede ancora tempi lunghi e risorse molto ingenti. Al tempo stesso, la rigenerazione e la ripresa economica e sociale delle aree colpite dai terremoti offrono grandi opportunità di valorizzazione delle energie imprenditoriali, culturali e sociali presenti nella comunità locale, o attratte dall’esterno.
La sfida è talmente impegnativa da richiedere una mobilitazione integrale delle competenze scientifiche e tecnologiche disponibili nel “sistema locale di innovazione”, costituito dai centri di ricerca, dalla comunità imprenditoriale, dalle istituzioni e dalle associazioni di cittadini. E occorre andare oltre i confini del sistema locale, valorizzando i rapporti con i centri di competenza esistenti in altre parti del territorio italiano e all’estero.
Uno degli strumenti operativi per affrontare questa sfida è il centro “Territori Aperti”, nato da un’idea condivisa tra il Comune e l’Università dell’Aquila e attivato grazie a un finanziamento del Fondo Territori Lavoro e Conoscenza, costituito con una sottoscrizione tra i lavoratori iscritti a CGIL, CISL e UIL. Si tratta di un centro interdisciplinare di documentazione, formazione e ricerca, basato su un’infrastruttura tecnologica integrata nella rete europea SoBigData++, che lavora su tutti gli aspetti della prevenzione e della gestione dei disastri naturali e antropogenici, nonché dei processi di ricostruzione e sviluppo delle aree colpite.
La denominazione di “Territori Aperti” intende sottolineare l’idea che le sue attività siano basate sulla collaborazione con altri sistemi territoriali esposti ai rischi di disastri, a livello nazionale e internazionale, in uno spirito di condivisione sociale dei dati, dei metodi analitici e delle competenze generate dal progetto, secondo l’approccio della Open Science e della partecipazione informata dei cittadini alle scelte politiche.
Oggi il centro “Territori Aperti” inaugura finalmente la sua nuova sede nel Tecnopolo dell’Aquila. Vi lavoreranno le persone reclutate dall’Ateneo grazie alle risorse finanziarie messe a disposizione dal "Fondo Territori Lavoro e Conoscenza", ma il centro sarà il nodo di collegamento con tutti i partner del progetto, enti di ricerca, istituzioni pubbliche, organizzazioni sociali e imprese.
L’obiettivo è quello di fare tesoro dei dati e delle competenze disponibili per costruire, insieme con i partner, un percorso di sviluppo delle aree vulnerabili ai disastri, che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
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25 ottobre - Il ruolo dei Living Lab nell’approccio a Quadrupla Elica: la strategia MED-QUAD
Il bacino del Mediterraneo è caratterizzato da Paesi che condividono gli eventi storici economici e culturali da millenni. Molti eventi, negli ultimi anni, hanno indebolito la stabilità e la coesione sociale nella regione accrescendo i problemi legati a: elevato tasso di disoccupazione giovanile; bassa partecipazione della componente femminile al mercato del lavoro; inadeguato investimento pubblico in ricerca e sviluppo; scarse iniziative congiunte di istituti di ricerca e imprese.
MED-QUAD intende creare le condizioni favorevoli perché i principali stakeholder della regione lavorino insieme come “catalizzatori”, per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. I principali attori sono le Università che devono riscoprire il ruolo chiave nella società in cui operano.
Concetti quali “Quadruple Helix Model”, “Civic University”, “Living Lab”, “Responsible Research and Innovation” vengono interpretati e applicati in contesti concreti.
Lo schema proposto di cooperazione transfrontaliera a Elica Quadrupla intende migliorare la capacità di innovazione della regione e sviluppare uno “Spazio Comune di Conoscenza e innovazione”, dove tutti gli attori del settore pubblico e privato, le università e la società civile, acquisiscono le competenze e capacità necessarie.
Il modello proposto di “Quadruple Helix” vede agire le 4 componenti (università, imprese, governo e cittadini) con uguale “peso” e le Università impegnate a costruire e mantenere i legami tra loro sulla base di fiducia reciproca.
Nel corso del convegno saranno presentati alla cittadinanza i due Living Lab transnazionali, appena attrezzati:
- Applied Research for Cultural Heritage Exploitation - ARCHEO: uso innovativo delle KETs per la valorizzazione dei siti archeologici, appropriato alle caratteristiche dei territori coinvolti.
- Smart Water Use Applications – SWAP: sviluppo di nuovi strumenti per il controllo della qualità dell’acqua e del suo uso da parte di cittadini e fornitori.
Il collegamento con i Partners transnazionali fornirà una visione globale dei problemi affrontati.
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26 ottobre – L'Idrogeno per lo sviluppo sostenibile del territorio   
Mercoledì 26 ottobre 2022 alle ore 16:00, presso l'aula 3B del Dipartimento di Scienze umane, Viale Nizza 14 - L'Aquila, nell'ambito del Festival dello sviluppo sostenibile, si terrà un incontro pubblico per presentare un progetto di investimento nell'idrogeno verde, che avrà un grande impatto sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile collegati alla transizione energetica. In particolare, il progetto contribuirà ad aumentare la produzione di ammoniaca verde, che è destinata a diventare il principale vettore per lo stoccaggio e il trasporto di idrogeno verde, consentendo di ridurre il divario tra aree con diverse dotazioni di risorse per la produzione di energia rinnovabile.
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(03.10.2022)