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I mercoledì della cultura anno 2018

Ottava stagione, autunno, ottobre, novembre, dicembre 2018

  • Emmanuele Jannini, docente di endocrinologia e sessuologia all'Università di Roma Tor Vergata, sui progressi nella sessuologia, dei quali l’Università dell’Aquila è stata protagonista. La “fotografia” del Punto G, le cause dell’eiaculazione precoce, la biologia della bellezza, gli studi sull’omofobia hanno contribuito allo sviluppo della sessuologia e alla sua integrazione negli studi di medicina. Abbiamo compreso che "fare l'amore fa bene all'amore" non è solo un proverbio da cioccolatino ma la rappresentazione dell'effetto dell'attività sessuale sulla produzione di testosterone. Ripercorreremo le tappe di questa storia di successo attraverso la vicenda di due incredibili, e affascinanti, amanti di un'altra epoca (10 ottobre 2018).
  • Il video non è disponibile su richiesta dell’oratore.
  • Leonardo Seghetti, docente di chimica agraria presso l'Istituto Tecnico Agrario "C. Ulpiani" di Ascoli Piceno, sulle colture di base della triade mediterranea. Dalla Itaca omerica al Mediterraneo del terzo millennio, la triade alimentare greca compie un viaggio emozionante che ci porta fino alle radici più profonde della cultura gastronomica che prenderà il nome di dieta mediterranea. Un racconto che parte da una società che chiama ‘madre’ la Terra e che riteneva sacri l’olio, il vino ed il pane, perché sono questi i doni della natura da cui dipende la sicurezza alimentare di un popolo, in quella splendida sintesi di semplicità ed essenzialità che dà sostanza all’essere umano, ed arriva alla nostra più recente dimensione culturale (14 novembre 2018).
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  • Matteo Guidotti, chimico all’Istituto di Scienze e Tecnologie Molecolari (CNR, Milano), sul ruolo della chimica nella Grande Guerra. La prima guerra mondiale viene spesso ricordata come la “Guerra chimica” per il triste primato dell’uso sul campo di battaglia di aggressivi chimici tossici su larga scala. In quegli anni però la chimica contribuì allo “sforzo bellico” di entrambi i fronti, intervenendo in svariati ambiti. Dalla formulazione di carburanti per autotrazione, alla costruzione di lampade fotoelettriche, dalla sintesi di esplosivi sempre più potenti, alla produzione di idrogeno per dirigibili, pressoché tutte le più importanti scoperte scientifiche e tecniche dei primi anni del XX secolo sono state applicate, durante il conflitto, per scopi militari (12 dicembre 2018). 
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Settima stagione, primavera, aprile, maggio, giugno 2018

  • Francesco Vegliò, ingegnere chimico e dei materiali all'Università dell’Aquila, sul riciclo di rifiuti elettronici come esempio virtuoso per lo sviluppo di un'Economia Circolare. Il recupero di metalli preziosi, terre rare e metalli pesanti – da schede elettroniche, lampade fluorescenti, magneti permanenti e batterie esaurite – richiede lo sviluppo di progetti tecnologici innovativi che permettono di tramutare scarti e rifiuti, fino a qualche anno fa intrattabili e inquinanti, in nuove risorse e opportunità di sviluppo. Attraverso esempi, alcuni all’Università dell’Aquila, si valuteranno quali prospettive si stanno aprendo (11 aprile 2018).
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  • Emiliano Cristiani, matematico all'Istituto per le Applicazioni del Calcolo (CNR, Roma), sulla "matematica del traffico". Da più di 60 anni matematici e ingegneri hanno messo a punto modelli per la previsione del traffico veicolare (e pedonale), ma solo da poco sono stati applicati in situazioni concrete. Con le recenti tecnologie, come il GPS, i modelli sono stati finalmente in grado di dare informazioni utili ai gestori e agli utenti delle strade. In questo incontro vedremo come sia possibile prevedere il traffico su una rete stradale e quali sono le potenzialità della guida autonoma per la riduzione delle congestioni. Vedremo anche come i navigatori del futuro risolveranno il problema della scelta del percorso migliore grazie a complessi giochi matematici. Sì, giochi – avete letto bene (9 maggio 2018).
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  • Donatella Donati e Alessio Santelli, filosofi all'Università dell’Aquila, sulle questioni morali che si pongono con il progresso informatico. Acquisire, memorizzare e scambiare informazioni è sempre stato un tratto caratteristico delle società umane. La tecnologia dell’informazione e l’intelligenza artificiale perfezionano e semplificano tali attività, ma aprono questioni di natura etica e morale che richiedono nuovi modi di pensare. L’intervento propone di offrire un’analisi filosofica dei dilemmi morali posti dalla nostra interazione con i più comuni strumenti informatici (smartphone, computer, internet) e con quelli che si stanno imponendo – i veicoli a guida autonoma e le cosiddette “armi intelligenti” (6 giugno 2018).
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Sesta stagione, inverno, gennaio, febbraio, marzo 2018

Locandina

  • Maurizio Biondi, zoologo all'Università dell'Aquila, interviene su fauna e ambiente nell'Appennino centrale. L'Orso marsicano, il Camoscio d'Abruzzo, il Fringuello alpino, la Vipera dell'Orsini, sono solo alcune, le più conosciute, tra le emergenze faunistiche presenti nell'Appennino centrale. Ma qual è la loro storia? Il racconto di un viaggio virtuale nel tempo sulle trasformazioni passate, presenti e future, della fauna centroappenninica attraverso le glaciazioni, l'impatto antropico ed il global warming (17 gennaio 2018). 
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  • Michele Marchese, chirurgo endoscopista all'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, ci fa riflettere su come internet ha modificato il modo con cui medico e paziente interagiscono. Tra dottor Google e autodiagnosi, fake news e medicina difensiva, webautonomy e cyberchondria, NewsGroup e Telemedicina, si propone una guida semiseria al rapporto medico-paziente all’inizio del terzo millennio (21 febbraio 2018).
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  • Luigi Gaffuri, docente di Geografia umana all'Università dell'Aquila, analizza l'attenzione riduttiva che oggi diamo al tema dell'immigrazione. La sequenza di sbarchi e morti nel Mediterraneo, con lo spazio che tutti i media le riservano, fa dimenticare i cinque milioni di migranti regolari in Italia che quotidianamente svolgono il loro lavoro conducendo una vita normale. Chi si preoccupa più di restituire un'immagine di normalità alla presenza straniera nel nostro paese? Perché si continua a parlarne in termini di emergenza, come se fosse un fatto straordinario e imprevisto? (14 marzo 2018).
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