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Finanziamento di assegni di ricerca

L’università può conferire assegni di ricerca a studiosi in possesso di un curriculum scientifico-professionale idoneo allo svolgimento di un programma di ricerca specifico, sotto la supervisione di un responsabile scientifico. L’assegnista di ricerca è una figura di elevata professionalità scientifica, individuata mediante un concorso pubblico, che svolge l’attività connessa al programma di ricerca oggetto del bando, in autonomia operativa.

Vantaggi per le imprese

  • Possibilità di risolvere problemi specifici che richiedono attività di ricerca
  • Accesso a conoscenze e competenze aggiornate e avanzate attraverso personale altamente qualificato, in grado di contribuire attivamente alle attività d’innovazione aziendale

 Agevolazioni fiscali

  • Deducibilità ed agevolazioni per liberalità: sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante, entro il 2% del reddito d’impresa dichiarato, i fondi trasferiti per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, dalle società e dagli altri soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES) a favore delle Università.

Modalità di attivazione

Imprese e soggetti esterni possono finanziare totalmente o parzialmente il costo dell’assegno, tramite un’erogazione liberale o mediante una convenzione con l’Ateneo.

Per informazioni è possibile contattare l'Ufficio di Ateneo competente

Durata

La durata minima dell’assegno di ricerca è di un anno con possibilità di rinnovo fino a sei anni, per ciascuna persona.