Riduci carattereAumenta carattereVersione graficaSolo testo
 

Europa 2020: nuova strategia europea per la crescita e l'occupazione

Europa 2020 prende il posto della Strategia di Lisbona (2000-2010), i cui obiettivi sono stati raggiunti solo in parte.

Negli ultimi anni l’Europa (non solo) ha subito la peggiore crisi economica mondiale dagli anni '30 del secolo scorso. Tale crisi ha rallentato e in certi casi annullato molti progressi compiuti dal 2000 nei settori dello sviluppo sostenibile e occupazione. Conseguenze:

  • livelli di debito eccessivi
  • crescita strutturale fiacca
  • disoccupazione elevata

Europa 2020, con un approccio che tiene conto della globalizzazione e dell'interdipendenza mondiali, dovrà condurre l’Europa fuori dalla crisi e consentire l’ingresso in una nuova economia di mercato sociale e sostenibile, un’economia più intelligente, più verde, che produca prosperità facendo leva sull’innovazione, su un uso migliore delle risorse e sulla conoscenza quale principale fattore di crescita.

 

Priorità

Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda:

  • Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.
  • Crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva.
  • Crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.

 

Sfide

  • Demografia: gli europei vivono più a lungo e hanno meno figli; la società è caratterizzata da cambiamenti economici e culturali dovuti all’ all’invecchiamento e all’immigrazione.
  • Globalizzazione: il resto del mondo fa concorrenza all’economia europea, che deve trovare nuove strade e nuovi sistemi.
  • Cambiamento climatico: le emissioni di gas serra che minacciano gli equilibri naturali del pianeta devono diminuire a livello globale; nuove fonti energetiche e nuove modalità di utilizzo devono essere sviluppate e diffuse.

 

Principali obiettivi

  • Il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro.
  • Il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in R&S.
  • I traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia (ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno del 20%; portare al 20% la quota delle fonti di energia rinnovabili e puntare a un miglioramento del 20% dell'efficienza energetica) devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permetteranno).
  • Il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato.
  • 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.